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In somma dobbiamo mirar tutte le cose, che ci accadono, e ci avranno da accadere, come procedenti dalle divine mani. E tutte le nostre azioni dobbiamo indrizzarle a questo solo fine, di far la volontà di Dio, e farle solo perchè Iddio le vuole. E per andare in ciò più sicuri, bisogna, che dipendiamo dalla guida de’ nostri Superiori in quanto all’esterno, e da’ Direttori in quanto all’ interno, per intender da essi ciò che vuole Dio da noi; avendo gran fede alle parole di Gesù Cristo, che ci ha detto, Qui vos audit, me audit. (Luc. 10. 16) E sopra tutto attendiamo a servire Dio per quella via, per cui vuole Dio esser da noi servito. Dico ciò, affinchè evitiamo l’inganno di taluno, che perde il tempo a pascersi col dire: Se stassi in un deserto, s’entrassi in un Monastero, se andassi in altro luogo fuori di questa casa, lontano da questi parenti o compagni, mi farei santo, farei le tali penitenze, farei tanta orazione. Dice, farei, farei; ma frattanto, soffrendo di mala volgia quella croce, che Dio gli manda, in somma non camminando per quella via, che vuole Dio, non si fa santo, anzi va di male in peggio. Questi desideri alle volte son tentazioni del demonio, poichè non saranno secondo la volontà di Dio, onde bisogna discacciarli, ed animarci a servire il Signore per quella sola strada, che egli ci ha eletta. Facendo la sua volontà, certamente ci faremo santi in ogni stato dove il Signore ci pone. Vogliamo dunque sempre solo quel che vuole Dio, che facendo così, egli ci stringerà al suo cuore; ed a tal fine facciamoci familiari alcuni passi della Scritura, che c’invitano ad unirci sempre più colla divina volontà. Domine, quid me vis facere? Dio mio, ditemi, che volete da me, ch’io tutto tutto voglio farlo? Tuus sum ego, salvum me fac. (Ps. 18.94) Io non sono più mio; son vostro, o mio Signore, fatene di me quel che volete voi. Quando specialmente ci avviene qualche accersità più pesante, morte di parenti, perdita di bene, e simili: Ita Pater (diciamo sempre), ita Pater, quoniam sic fuit placitum ante te. (Matt. 11.26) Sì Dio mio, e Padre mio, così sia fatto, perchè così è piacuto a voi. Sopra tutto ci sia cara l’orazione insegnataci da Gesù Cristo: Fiat voluntas tua sicut in caelo, et in terra. Disse il Signore a S. Caterina da Genova, che sempre chè dicesse il Pater noster, particolarmente sifermasse su queste parole, pregando, che la di lui santa volontà si adempisse in essa, colla stessa perfezione, con cui la fanno i Santi in cielo. Facciamo così ancora noi, e ci faremo certamento santi.

Sia sempre amata, e lodata la divina volontà, e la B. Vergine Maria immacolata.

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